Vertenza Lombardo Radice: i genitori della primaria si rivolgono al Consiglio di Stato

La questione relativa alla chiusura della scuola primaria Lombardo Radice continua ad animare il dibattito tra le famiglie coinvolte e l’amministrazione comunale. Dopo che il Tar Campania ha respinto il ricorso delle famiglie e confermato il trasferimento dei bambini dal plesso di via Roma a quello di piazza Cavour, i genitori hanno deciso di presentare appello al Consiglio di Stato.

L’avvocato Paolo Centore, rappresentante legale delle famiglie, ha dichiarato che la scuola elementare non esiste più e che è necessario impugnare il provvedimento del Comune anche dinanzi al massimo organo giudicante. Centore auspica che il Consiglio di Stato sospenda il cantiere in via Roma almeno fino all’udienza di merito del Tar, sottolineando che il processo di primo grado è ancora in corso.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha ribadito che la primaria non sarà soppressa e che si stanno pianificando i lavori di abbattimento e ricostruzione del plesso in via Roma, finanziati con fondi Pnrr. Tuttavia, sono sorte polemiche tra i genitori per le modalità di gestione del servizio navette che dovrebbe partire lunedì. Al momento, i bus non disporranno di accompagnatori e i genitori dovranno affiancare i propri figli durante il viaggio.

Le discussioni tra le parti coinvolte continuano, con i genitori che cercano di difendere i propri interessi e i diritti dei propri figli, mentre l’amministrazione comunale cerca di garantire la sicurezza e il benessere degli studenti. Resta da vedere quale sarà l’esito finale di questa vertenza, che ha diviso l’opinione pubblica e creato tensioni all’interno della comunità scolastica.

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