Con l’arrivo dell’autunno, inizia la stagione dei funghi e purtroppo anche quella delle intossicazioni. Finora sono già cinque i casi segnalati di persone che hanno ingerito funghi tossici e sono state costrette a ricorrere alle cure ospedaliere. Un episodio è stato causato dall’Amanita Pantherina e quattro da Omphalotus Olearius, noto come fungo dell’ulivo, anch’esso pericoloso per l’uomo.

Per evitare situazioni del genere, l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, sotto la guida del dott. Mario Nicola Vittorio Ferrante, mette a disposizione dei cittadini l’Ispettorato Micologico. Questo servizio, istituito presso il Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione e diretto dalla dott.ssa Michelina Prudente, offre consulenza gratuita sulla commestibilità dei funghi raccolti e interviene in caso di sospetta intossicazione, come accaduto nei casi recenti che hanno coinvolto la dott.ssa Giuseppina Mongelluzzo.

È fondamentale conoscere bene le specie fungine velenose per evitare rischi per la salute. Alcuni funghi tossici possono essere facilmente scambiati con specie commestibili, come nel caso dell’Omphalotus Olearius che è spesso confuso con il Cantharellus Cibarius per il suo colore o con l’Armillaria Mellea perché cresce sulle ceppaie. L’aspetto invitante e i colori attraenti possono trarre in inganno i raccoglitori meno esperti, che rischiano di ingerire funghi pericolosi senza saperlo.

Per questo motivo, è importante fare attenzione durante la raccolta dei funghi e, in caso di dubbi sulla commestibilità di una specie, è sempre meglio rivolgersi all’Ispettorato Micologico per avere una consulenza esperta. Solo così si potrà evitare di incorrere in intossicazioni pericolose per la salute.

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