La terra torna a tremare nei Campi Flegrei: cosa sta succedendo?

Nelle prime ore di questa mattina, i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno registrato uno sciame sismico nella zona dei Campi Flegrei. La scossa più intensa è stata di magnitudo 2.4, con epicentro nella zona di via Cupa Cigliano a una profondità di 2,6 chilometri. Finora sono stati rilevati in via preliminare 5 terremoti, seguiti da altre due scosse di magnitudo 1.5 registrate dalla sala di Napoli dell’Ingv.

La popolazione ha dichiarato di aver avvertito un boato seguito da un lieve tremore. Negli ultimi giorni, nell’area dei Campi Flegrei sono stati localizzati 14 terremoti di bassissima magnitudo. Si è notata una riduzione della velocità del sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di circa 10 millimetri al mese alla stazione del Rione Terra.

Nonostante queste attività sismiche, non ci sono stati segnalati cambiamenti significativi nei parametri geochimici monitorati rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale. Il sensore di temperatura installato vicino alla fumarola principale dei Pisciarelli ha mostrato una temperatura media di circa 95°C, corrispondente alla temperatura di condensazione del fluido fumarolico.

La situazione nei Campi Flegrei rimane quindi sotto osservazione, con l’attenzione costante degli esperti per monitorare eventuali sviluppi futuri. Sembra che la terra continui a tremare in questa zona vulcanica, e la popolazione è invitata a rimanere vigile e preparata in caso di ulteriori scosse sismiche.

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