Il mondo si trova di fronte a una situazione critica, in cui l’inazione potrebbe portare a conseguenze disastrose. I governi dei cinquanta Paesi che fanno parte del gruppo UNIFIL devono agire con determinazione per adempiere al mandato loro affidato e liberare il Libano meridionale dai terroristi di Hamass. Questo non solo eviterebbe un’escalation sempre più violenta, ma preserverebbe anche la reputazione di fronte al mondo e alla storia.

L’inerzia dell’occidente di fronte alla crescente minaccia del cancro nazi fascista durante la seconda guerra mondiale portò a milioni di morti. Oggi, di fronte alla nuova minaccia imminente, non possiamo permetterci un pacifismo superficiale, ma dobbiamo assumerci le nostre responsabilità.

L’organizzazione UNIFIL, che dovrebbe garantire la sicurezza del Libano e di Israele, sembra essere stata distratta da altre questioni per 45 anni. La presenza dei tunnel di Hezbollah vicino alle loro installazioni è la prova di questa distrazione, che potrebbe nascondere un antisionismo occulto.

È importante che i nostri leader politici, sia al governo che all’opposizione, agiscano con chiarezza e determinazione di fronte a questa minaccia. Non possiamo permettere che la vergogna della complicità con il potere nazi fascista ricada su di loro e su tutta una generazione.

È necessario agire ora, prima che sia troppo tardi. La storia ci giudicherà in base alle nostre azioni, non alle nostre parole.

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