Il 2023 è stato un anno nero sulle strade irpine, con un aumento significativo di morti e feriti rispetto all’anno precedente. I dati ufficiali confermano che il numero di incidenti è in costante crescita. Le statistiche parlano chiaro: dallo scorso gennaio sono già state registrate 24 vittime, soprattutto giovani, in incidenti che si sono verificati principalmente in provincia.

L’Automobile Club d’Italia ha reso noto che nel 2023 sono stati registrati 526 incidenti stradali nella città di Avellino e nella provincia, con 21 morti e 788 feriti. Rispetto al 2022, in cui si erano verificati 466 incidenti con 13 morti e 689 feriti, si nota un netto aumento della pericolosità delle strade.

Il presidente dell’Automobile Club Avellino, Stefano Lombardi, ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per la prevenzione e per aumentare i livelli di sicurezza stradale. Secondo Lombardi, è fondamentale investire in formazione, informazione e consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada, oltre a potenziare i controlli e la gestione del traffico.

Le cause principali degli incidenti stradali sono la velocità, il mancato rispetto dei segnali, la guida distratta e il mancato rispetto della distanza di sicurezza. La fascia oraria più critica va dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, con un picco di 159 incidenti. Le persone più colpite sono quelle tra i 30 e 54 anni, seguite da giovani tra i 18 e 29 anni e dagli ultrasessantenni.

Il 2023 è stato un anno da dimenticare, ma purtroppo le statistiche per il 2024 non promettono nulla di buono. Con già 24 vittime sulle strade irpine dall’inizio dell’anno, la situazione è allarmante. È necessario un cambio di rotta urgente per evitare ulteriori tragedie come quella di Giacomo Amoroso De Respinis, il giovane di Sant’Angelo dei Lombardi deceduto in un incidente stradale.

Le strade irpine devono diventare più sicure e bisogna agire con determinazione per invertire questa pericolosa tendenza. Solo con un impegno concreto e una maggiore responsabilità da parte di tutti si potrà evitare che il 2024 sia ancora peggiore del triste anno appena trascorso.

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