Benevento. Il Giudice per le indagini preliminari ha deciso di archiviare il procedimento avviato da sedici persone che si ritenevano vittime nell’ambito dell’indagine su Villa Margherita, il centro di riabilitazione di Piano Cappelle che era stato coinvolto in una presunta diffusione del Covid-19 nel marzo del 2020.

Le persone coinvolte, assistite da vari avvocati, ritenevano di aver subito conseguenze a causa di quanto accaduto all’interno del centro di riabilitazione. Tuttavia, dopo aver esaminato le prove, il Giudice ha stabilito che non vi era certezza che il contagio fosse avvenuto all’interno della struttura e che i pazienti potessero aver contratto il virus da fonti diverse.

La dottoressa Di Carlo ha sottolineato che la mancanza di autopsie sulle vittime ha generato dubbi sull’esistenza di un nesso diretto tra il contagio da Covid e la morte. Pertanto, non essendo possibile formulare una previsione di condanna basata sulle indagini attuali, è stata presa la decisione di archiviare il procedimento.

Questo troncone dell’inchiesta dei carabinieri aveva portato alla richiesta di rinvio a giudizio dei vertici di Villa Margherita e di altri professionisti, difesi dagli avvocati. Le accuse riguardavano vari reati, tra cui epidemia colposa, omicidio colposo e lesioni colpose.

In conclusione, la decisione di archiviare il procedimento dimostra che, nonostante le accuse iniziali, non vi è stata la certezza di una responsabilità diretta da parte degli indagati. La verità su quanto accaduto a Villa Margherita rimane ancora avvolta nel mistero.

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