Un uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare per il suo presunto coinvolgimento in un raid armato avvenuto a Lettere tre anni fa, durante il quale perse la vita un maresciallo aiutante della Guardia di Finanza in congedo. Secondo le indagini, il movente dell’omicidio sarebbe da ricondurre ad un contenzioso tra la vittima e l’attuale indagato, che si era visto negare il diritto di prelazione su un terreno agricolo acquistato dall’arrestato.
Le indagini condotte dopo il delitto hanno permesso di ricostruire la dinamica e il movente del delitto, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato. Si ritiene che quest’ultimo abbia pianificato, organizzato e commissionato l’omicidio, avvalendosi della collaborazione di due complici ed esecutori materiali del delitto.
Il raid armato avvenne il primo agosto del 2021, quando un commando armato attese l’ex maresciallo aiutante delle fiamme gialle vicino alla chiesa di Sant’Anna di Lettere e gli sparò numerosi colpi d’arma da fuoco. Dopo una complessa attività investigativa, i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno eseguito l’arresto dell’uomo, accusandolo di omicidio premeditato.
La giustizia sta facendo il suo corso per fare luce su questa tragica vicenda e portare i responsabili di questo vile omicidio davanti alla legge.