La Quarta Sezione della Corte di Appello di Napoli ha emesso una sentenza che ha riformato la decisione del Gup del Tribunale di Avellino nei confronti di tre dei quattro imputati della cosiddetta “banda dei pestaggi”. La condanna in primo grado per l’associazione a delinquere e per il possesso dell’arma da fuoco utilizzata nel tentato omicidio di Alessio Romagnuolo è stata confermata, così come per alcuni episodi di pestaggio. Tuttavia, l’accusa di “estorsione ambientale” per i servizi di sicurezza nei locali della città e dell’hinterland avellinese è caduta.
Yuri Perrino e Marco Frasca sono stati condannati a 3 anni e 10 mesi, mentre Cristian Saggese ha ricevuto una condanna di due anni e otto mesi. Perrino e Frasca sono attualmente agli arresti domiciliari e sono assistiti dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Gaetano Aufiero, rispettivamente. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.
Inizialmente, il processo si era concluso con quattro condanne e un’assoluzione. Il Gup Marcello Rotondi aveva escluso l’aggravante delle più persone riunite e aveva assolto tutti dall’accusa di tentato omicidio di Alessio Romagnuolo. La cosiddetta “banda dei picchiatori” è stata accusata di vari pestaggi e del tentato omicidio di Alessio Romagnuolo, ma la Procura aveva chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati alla luce delle prove presentate in aula.