Un’inchiesta della Procura della Repubblica è stata avviata sulle violenze avvenute nel carcere di Avellino, dove un giovane detenuto di 25 anni è stato accoltellato e ora lotta per la vita. Si tratta di un episodio che potrebbe essere collegato a una violenta lite avvenuta in precedenza nello stesso reparto detentivo, dove un altro recluso era rimasto ferito. Si ipotizza una guerra tra bande rivali come causa di questi episodi di violenza. La tensione all’interno del carcere è salita alle stelle, con i detenuti che hanno messo in subbuglio l’intero reparto fino a notte fonda. Almeno dieci detenuti avrebbero partecipato alla spedizione punitiva che ha portato all’aggressione del giovane detenuto.

La Procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta e sta cercando di individuare i responsabili attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza interne al carcere, anche se alcune di esse sono state messe fuori uso dagli stessi detenuti. Si sta ipotizzando una guerra tra bande per la supremazia all’interno del carcere, con l’episodio recente che potrebbe essere una risposta alla rissa avvenuta in precedenza. Il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria ha preso provvedimenti per riportare la legalità nel carcere di Avellino, inviando rinforzi e agenti provenienti da altri istituti penitenziari.

La situazione è così tesa che persino all’esterno del carcere sono state necessarie pattuglie di carabinieri e polizia per garantire la sicurezza. Inoltre, alcune donne sono state sorprese con droga e telefoni cellulari nel parcheggio esterno del carcere, e sono state arrestate con il supporto della Guardia di Finanza. La situazione appare quindi molto critica, con la necessità di adottare misure drastiche per riportare la calma e la legalità all’interno del carcere di Avellino.

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