La movida nel centro storico torna di nuovo alla ribalta delle cronache, anche se in realtà non è mai uscita dal radar mediatico. Questa volta si è verificata una lite tra due gruppi di giovani, che ha portato al ferimento di cinque persone. Quattro di loro sono stati dimessi dopo le cure presso il pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, mentre il quinto è ancora ricoverato al San Pio a causa di una ferita all’occhio che richiede ulteriori accertamenti.
I partecipanti alla rissa sono tutti residenti nel Sannio, ma alcuni di loro sono di origine tunisina e brasiliana. Nei prossimi giorni, alcuni di loro verranno denunciati a piede libero per rissa. I carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Benevento hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di un circolo nel vicolo dove è avvenuto lo scontro, per identificare i responsabili dell’incidente. Tutto è avvenuto nella tarda serata di giovedì in via Erik Mutarelli, un vicolo del centro storico di fronte alla Basilica di San Bartolomeo.
Secondo una prima ricostruzione, la lite è iniziata durante una festa di compleanno nel circolo, quando un trentenne di origine brasiliana ma residente a San Marco di Cavoti è passato casualmente nel vicolo. Questo ha scatenato un diverbio con uno dei presenti alla festa, che aveva avuto dei precedenti lavorativi con lo straniero. La situazione è presto degenerata in una rissa con la partecipazione di una decina di persone.
Gli abitanti della zona, abituati purtroppo a episodi del genere, hanno prontamente segnalato l’accaduto alle autorità, che sono intervenute tempestivamente. Le ambulanze del 118 hanno soccorso i feriti e li hanno trasportati nei due ospedali cittadini per le cure necessarie. Le prime dichiarazioni dei testimoni e le immagini delle telecamere aiuteranno a fare luce sull’accaduto e individuare i responsabili.
La movida nel centro storico è spesso caratterizzata da episodi di violenza e vandalismo, che hanno portato all’adozione di misure di sicurezza straordinarie da parte delle forze dell’ordine. Le telecamere e le ordinanze del Comune per regolamentare gli orari di chiusura dei locali e il rumore emesso sono solo alcune delle misure adottate per contrastare questi episodi. Alcune aggressioni sono ancora al vaglio della magistratura, dimostrando la necessità di un intervento deciso per garantire la sicurezza dei cittadini.