Il calcio, uno degli sport più amati e seguiti in Italia, finisce nel mirino del clan Gionta a Torre Annunziata. Un’imprenditore ittico è stato messo sotto scacco da questo potente clan, che ha costretto la dirigenza di una squadra di calcio a pagare una somma di denaro considerevole per poter continuare a giocare. Ma non è finita qui, perché il clan Gionta ha anche concesso prestiti usurari ad un imprenditore nel settore ittico, minacciandolo pesantemente per costringerlo a restituire il denaro.

I Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone gravemente indiziate di estorsione e usura aggravate dal metodo mafioso, con l’obiettivo di agevolare il clan camorristico Gionta. Questo provvedimento è stato preso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e dimostra ancora una volta la presenza e la pericolosità della criminalità organizzata nel territorio.

È importante sottolineare che si tratta di indagini preliminari e che i destinatari della misura cautelare sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva. Tuttavia, è evidente che il fenomeno dell’estorsione e dell’usura mafiosa continua a minacciare non solo l’ordine pubblico, ma anche la libertà e la sicurezza di imprenditori e cittadini onesti.

La lotta alla criminalità organizzata è un impegno costante delle forze dell’ordine e della magistratura, che devono agire con determinazione e fermezza per contrastare queste attività illecite. È fondamentale che la società nel suo insieme si schieri contro la mafia e le sue pratiche illegali, contribuendo a creare un clima di legalità e trasparenza in cui imprenditori, sportivi e cittadini possano vivere e lavorare in sicurezza.

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