Una tragedia si è consumata la scorsa settimana a Napoli, quando la piccola Michelle Volpe è morta in seguito al ribaltamento della Smart Two guidata dall’attuale compagno della madre, Francesco D’Alterio. Entrambi sono stati denunciati per omicidio stradale, ma la madre della bambina, Anna Boscaglia, è stata denunciata in stato di libertà per non aver assicurato la sicurezza della figlia durante il viaggio. La donna ha deciso di tenere la piccola in braccio senza cintura di sicurezza in un’auto omologata solo per due passeggeri, esponendola a un reale pericolo.

Le indagini sono in corso, con il pubblico ministero Valeria Vinci e i carabinieri della compagnia di Giugliano che stanno cercando di fare luce su quanto accaduto. Francesco D’Alterio, il conducente dell’auto, è risultato negativo all’alcol-test, ma le cause dell’incidente non sono ancora chiare. Gli inquirenti stanno verificando lo stato dell’auto, l’usura degli pneumatici e l’impianto frenante, oltre a considerare la possibilità che il fondo stradale umido abbia contribuito all’incidente.

La figlia maggiore di Anna Boscaglia, Jennifer Volpe, è stata ferita nell’incidente e ha riportato alcune fratture, mentre il conducente è uscito praticamente illeso. Le circostanze dell’incidente rimangono ancora oscure, con la famiglia che non ha fornito spiegazioni sul perché si trovassero in auto alle 5 del mattino senza bagagli o attrezzature per una gita. D’Alterio, che guidava senza patente e senza assicurazione, aveva appena finito di scontare gli arresti domiciliari per furto.

Le indagini sono ancora in corso per cercare di fare chiarezza su questa tragedia e capire cosa abbia portato al ribaltamento della vettura e alla morte della piccola Michelle.

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