Luigi Belvedere, un uomo di 32 anni originario di Caserta, è stato arrestato la scorsa settimana in Colombia con l’accusa di essere l’intermediario del traffico internazionale di droga tra il cartello colombiano e il clan dei Casalesi. Oggi è stato trasferito dal carcere di Medellin a quello di Bogotà dopo che la polizia ha scoperto un piano di fuga organizzato con l’aiuto di un clan locale.

Il capo della Polizia, il generale William Salamanca, ha dichiarato che Belvedere è stato accusato di aver offerto 750mila dollari agli esponenti del clan del Golfo, uno dei principali cartelli della droga in Colombia. Il piano di fuga prevedeva che Belvedere fingesse di essere malato per essere trasferito in ospedale e prelevato durante il tragitto da un commando del clan del Golfo.

Il 32enne è stato quindi trasferito in aereo al carcere di Bogotà, dove rimarrà fino all’estradizione richiesta dalla procura antimafia di Napoli. Belvedere è stato condannato in via definitiva a quasi 19 anni di carcere per traffico internazionale di droga. Questo arresto segue di pochi giorni quello di un altro esponente di rilievo della camorra, Gustavo Nocella, sempre avvenuto a Medellin.

La lotta al traffico di droga e alla criminalità organizzata è una priorità per le autorità italiane e colombiane, che lavorano insieme per contrastare queste attività illegali e per assicurare alla giustizia coloro che ne sono coinvolti. La cooperazione internazionale è essenziale per affrontare con successo il fenomeno del traffico di droga a livello globale.

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