Un complesso immobiliare di lusso è stato sequestrato dalla Procura di Torre Annunziata a causa di presunte lottizzazioni abusive e opere edilizie realizzate in violazione di norme paesaggistiche e idrogeologiche. I proprietari, Domenico Tizzano e suo padre Pasquale, sono stati indagati insieme ad altre figure pubbliche del comune di Massa Lubrense. Le indagini hanno portato alla luce la realizzazione di opere non autorizzate, iniziative che avrebbero alterato il paesaggio naturale e violato le normative in vigore.
Il sequestro riguarda una serie di costruzioni, tra cui una villetta di due piani, una stalla, una tettoia, due baracche, un viale sterrato e un viale pavimentato, varchi d’accesso e un ulteriore appartamento prefabbricato. Le opere sono state realizzate senza il parere delle autorità competenti e in alcuni casi addirittura in violazione delle normative urbanistiche. I lavori, che erano iniziati nel 2007 e conclusi nel 2016, erano ancora in corso fino a poche settimane fa.
La vicenda ha destato preoccupazione per la presenza di condoni e sanatorie irregolari, abusi edilizi e lottizzazioni illegali in zone soggette a vincoli paesaggistici. Il procuratore Fragliasso ha sottolineato che le opere realizzate avrebbero alterato la bellezza naturale del territorio e che molte di esse erano state realizzate senza alcuna autorizzazione.
Nonostante il condono presentato riguardasse opere antecedenti al 1993, è emerso che i lavori erano iniziati molto più tardi e che erano ancora in corso di ampliamento. La situazione è stata considerata particolarmente grave dato che Domenico Tizzano, uno degli indagati, era assessore con delega alla Tutela paesaggistica e al Condono nel comune di Massa Lubrense. Le indagini sono ancora in corso e gli indagati avranno la possibilità di dimostrare la legittimità delle loro azioni, ma al momento emergono delle gravi irregolarità che richiedono un’attenta valutazione da parte delle autorità competenti.