Il presidente della Turris Calcio, Ettore Capriola, ha deciso di rispondere alle contestazioni subite prima della partita contro il Catania, che si è conclusa con un pareggio ieri sera. In una nota inviata alla stampa, Capriola ha denunciato di essere stato vittima di un atto intimidatorio consistente nell’affissione di una sua foto con la scritta “vattene” in diversi punti della città di Torre del Greco. Questo gesto ha turbato non solo lui, ma anche la sua famiglia, in particolare il figlio minore.
Capriola ha dichiarato di essere contrario a qualsiasi forma di violenza e intimidazione e ha già sporto denuncia per punire i responsabili di questo atto. Ha sottolineato di non lasciarsi condizionare dalla violenza e ha espresso la sua determinazione nel continuare il suo impegno nella dirigenza della Turris.
Il presidente ha anche denunciato una campagna denigratoria nei suoi confronti sui social media, condannando coloro che diffondono odio nei suoi confronti. Ha sottolineato che non si lascerà influenzare da questi attacchi e che continuerà a prendere decisioni in base ai suoi interessi personali.
Capriola ha difeso il suo impegno economico nella squadra, sottolineando che la Turris era destinata alla liquidazione prima del suo intervento. Ha invitato coloro che lo criticano a presentare proposte concrete anziché compiere gesti intimidatori.
Infine, Capriola ha concluso augurando a tutti buon Ognissanti e invitando coloro che lo contestano a presentare proposte serie anziché diffondere odio e violenza.

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