La seconda faida di Scampia ha finalmente raggiunto una svolta con il verdetto emesso ieri nel processo di primo grado. I boss di “Gomorra” sono stati condannati a pesanti pene detentive, ma sono riusciti a evitare la condanna all’ergastolo. Il ras Cesare Pagano, insieme a Carmine Pagano, Rito Calzone, Davide Francescone e Renato Napoleone, ha tirato un sospiro di sollievo, nonostante fossero accusati di aver preso parte a ben otto omicidi. Il giudice ha emesso pene di 30 anni di carcere per Cesare Pagano, Renato Napoleone e Carmine Pagano, mentre Rito Calzone e Davide Francescone sono stati condannati a 20 anni ciascuno. Altri imputati hanno ricevuto pene minori, ma quattro di loro sono stati condannati all’ergastolo. Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato alla luce otto omicidi legati alla faida di Scampia, avvenuti tra il 2007 e il 2008. Le indagini hanno confermato il coinvolgimento dei boss della camorra nella guerra tra clan. Nonostante le aspettative della procura, i boss sono riusciti a evitare la condanna più pesante, ma la lotta contro la criminalità organizzata continua.

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