Un grido di dolore e di speranza si è levato stasera a Casalnuovo, durante la fiaccolata organizzata per ricordare tutte le vittime della violenza giovanile e in particolare Simone Frascogna, il giovane studente di 19 anni ucciso brutalmente a pochi passi dal municipio. L’appello che è stato lanciato è chiaro: è necessario deporre le armi e boicottare i modelli negativi proposti dai social e dalla televisione.

Il corteo, al quale hanno partecipato numerosi cittadini, si è mosso dalla piazza del municipio per giungere infine al cimitero vicino. Qui, il sindaco Massimo Pelliccia, la madre di Simone, Natascia Lipari, e il vescovo Antonio Di Donna hanno rivolto un appello alla comunità affinché si mantenga vigile di fronte alla violenza giovanile.

«Deponete le maledette armi», ha esclamato con le lacrime agli occhi Natascia Lipari, davanti al luogo dove suo figlio è stato tragicamente ucciso. Il vescovo Di Donna ha sottolineato l’importanza di reagire alla crisi educativa, sociale e ambientale, proponendo di boicottare i social e i programmi televisivi che alimentano la violenza. Tuttavia, ha anche evidenziato che il problema va oltre i mezzi di comunicazione, toccando anche i modelli educativi sbagliati nelle famiglie e la necessità di esempi virtuosi.

Infine, il prelato ha invitato tutti a denunciare la violenza alle autorità competenti, anche a rischio del “martirio” di chi vuole fare il proprio dovere di cittadino. È necessario un impegno collettivo per contrastare la violenza e costruire una società più giusta e pacifica.

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