Benevento. Il 2018 è stato un anno di dramma per la città, in particolare per una giovane donna di soli 29 anni. La vittima, Ida, è deceduta il 20 gennaio 2018 a causa di complicazioni legate al diabete. Le indagini hanno coinvolto un medico del San Pio e un tecnico, i quali sono stati oggetto di sequestro del computer installato nell’ambulatorio specialistico del dottore.

Tuttavia, il Riesame ha annullato il sequestro, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Andrea De Longis. La situazione si è complicata ulteriormente quando il marito della vittima ha denunciato il caso, portando alla sottoposizione di Ida ad un’autopsia che ha rivelato un’aritmia scatenata da un’ipoglicemia.

Ida era stata sottoposta a un trattamento con un microinfusore di insulina, un dispositivo che avrebbe dovuto erogare l’ormone in maniera automatica, senza la necessità di iniezioni. Tuttavia, sembra che la giovane donna abbia commesso degli errori nell’utilizzo del dispositivo, causando il tragico epilogo.

La Procura ha avanzato più richieste di archiviazione del caso, tutte respinte dalla parte offesa rappresentata dall’avvocato Achille Cocco. Infine, il Pubblico Ministero ha ordinato ulteriori accertamenti sul microinfusore e sulla causa della morte, cercando di fare luce su quanto accaduto.

La morte di Ida ha lasciato un vuoto nella comunità locale, soprattutto tra coloro che l’hanno conosciuta e amata. Resta da capire se si sia trattato di un incidente dovuto ad un errore umano o se ci siano responsabilità da attribuire a terzi. La verità è ancora avvolta nel mistero, ma la speranza è che la giustizia possa fare il suo corso e portare a una risoluzione del caso.

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