Un giovane di 17 anni, Luigi, è stato coinvolto nell’omicidio di un ragazzo di 19 anni a San Sebastiano al Vesuvio. La storia che circonda questo tragico evento è ricca di dettagli scioccanti: l’acquisto di una pistola dagli zingari di Scampia, la movida tra piazze e chalet, la confessione in un appartamento a Barra. Luigi, difeso da un avvocato penalista, è attualmente indagato e dovrà affrontare la convalida del fermo davanti al giudice dei minori.
La notte del delitto, Luigi ha sparato a due ragazzi inermi durante una lite per motivi futili legati a un pestone sulla scarpa. Dopo l’omicidio, si è nascosto per tutta la notte e parte della giornata successiva, probabilmente cercando protezione tra amici o conoscenti. Le indagini sono in corso per capire se ci siano stati contatti telefonici con la famiglia e chi abbia fornito un rifugio a Luigi.
Nell’appartamento dove è stato trovato, i carabinieri hanno scoperto buste di droga e un bilancino di precisione, alimentando sospetti di legami con la camorra. La strategia di difesa di Luigi sembra essere basata su mezze verità e bugie, nell’ottica di ottenere attenuanti e sfuggire a una condanna esemplare. Resta da capire cosa accadrà al giovane dopo la convalida del fermo e se riuscirà a ottenere la seminfermità per evitare il processo penale.