Un giovane di 17 anni del quartiere napoletano di Barra è stato fermato per l’omicidio di Santo Romano, avvenuto durante una lite in strada. Dopo aver inizialmente negato il coinvolgimento, ha confessato di essere stato lui a sparare, sostenendo di aver agito per legittima difesa e di aver acquistato l’arma in un campo rom. Oltre all’accusa di omicidio, al giovane vengono contestati reati come il porto d’armi, il traffico di droga e il tentato omicidio di un amico di Santo Romano, ferito durante la sparatoria.

Le indagini si sono avvalse delle testimonianze dei presenti e delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di identificare l’auto con targa polacca utilizzata dal giovane. Il ragazzo, già condannato in passato per reati simili, è stato rilasciato dal carcere minorile di Nisida solo pochi mesi fa.

Intanto, si è tenuta una riunione del Comitato per l’ordine pubblico e una veglia di preghiera per la vittima e la sua famiglia. Il legale del giovane ha dichiarato che il suo assistito agì in legittima difesa, in seguito a una lite nata per una spallata.

La città di Napoli è scossa da questo tragico episodio, che ha portato alla morte di un giovane pacifico e altruista. La caccia ai complici è in corso e il padre del ragazzo chiede perdono per quanto accaduto. Il Prefetto di Bari ha sottolineato l’importanza di non dimenticare questa morte e di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio per prevenire simili tragedie.

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