Il gip che ha disposto i 4 arresti nel caso dell’omicidio di Angelo Vassallo a Pollica ha motivato la sua decisione sulla base di gravi sospetti. Secondo la Procura di Salerno, il sindaco è stato ucciso perché aveva scoperto un traffico di stupefacenti nel suo comune e aveva intenzione di denunciare tutto ai carabinieri. Questa ipotesi ha portato all’arresto di quattro persone, tra cui il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso, presunto esponente del clan camorristico Ridosso-Loreto.
Tutti e quattro sono indagati per concorso in omicidio con l’aggravante mafiosa. Secondo la Procura, il traffico di stupefacenti era gestito dai quattro arrestati e da altri complici. Per evitare che il sindaco denunciasse l’attività illecita, avrebbero deciso di ucciderlo in un agguato a colpi di arma da fuoco.
Inoltre, il colonnello Cagnazzo è accusato di aver depistato le indagini indirizzandole su un sospettato, Bruno Humberto Damiani, che poi è risultato estraneo alla vicenda. Questo caso ha scosso la comunità di Pollica e ha portato alla luce una rete di criminalità che coinvolgeva anche le forze dell’ordine. La giustizia sta cercando di fare luce su questa vicenda e portare i responsabili davanti alla legge per rispondere dei loro crimini.