Un uomo di 93 anni è stato scarcerato dal carcere di Poggioreale a Napoli. Dopo essere uscito per scontare la pena alternativa in detenzione speciale nella comunità, ha ricevuto il riconoscimento di 193 giorni di liberazione anticipata come risarcimento del periodo trascorso in prigione. Il garante per i detenuti, Samuele Ciambriello, ha elogiato il provvedimento di scarcerazione, sottolineando però il problema del sovraffollamento e delle condizioni inumane delle carceri italiane.
Secondo Ciambriello, è inaccettabile che un uomo ultranovantenne sia ristretto in condizioni così precarie in una cella con altre persone in uno spazio angusto. Questa situazione solleva non solo questioni etiche, ma anche legali, poiché l’esecuzione della pena dovrebbe avvenire nel rispetto della dignità umana e con finalità rieducative, come previsto dalla Costituzione.
Il garante ha sottolineato che l’esecuzione della pena in Italia avviene ancora in modo illegale, senza rispettare i principi fondamentali del diritto penale. È necessario garantire che la punizione sia eseguita in modo umano e rispettoso della dignità delle persone detenute. Senza questo rispetto, non può esserci certezza della pena e giustizia per tutti.