Una docente di sostegno è stata violentemente aggredita da una trentina di genitori che hanno fatto irruzione nella scuola a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia. La donna ha riportato un trauma cranico a causa dei colpi ricevuti, mentre il padre, intervenuto per difenderla, ha riportato la frattura di un polso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per portare in salvo la vittima e i genitori presenti.

Secondo le voci diffuse sui social, l’aggressione sarebbe stata scatenata da presunti abusi sessuali da parte della docente verso alcuni alunni. Il sindaco di Castellammare di Stabia ha condannato l’episodio definendolo di enorme gravità e violenza estrema, e ha espresso fiducia nell’operato dei carabinieri per fare luce sulla situazione e riportare la serenità nella scuola.

Le accuse di abusi sessuali sono state alimentate da un post intitolato “L’urlo di una madre” diffuso sui social, che diverse mamme hanno condiviso senza fare nomi. Nonostante ciò, al momento non risulta alcuna denuncia presentata nei confronti dell’insegnante. La donna aveva inoltre subito un hackeraggio dei suoi profili social e minacce di morte via chat.

Il Ministero dell’Istruzione ha disposto un’ispezione per contribuire ad accertare quanto accaduto, ribadendo che la scuola è un luogo sacro che va tutelato sempre. Il Movimento italiano genitori ha condannato fermamente l’aggressione, sottolineando che la violenza, sia fisica che verbale, non è mai una soluzione, soprattutto nel confronto con gli educatori dei nostri figli. È necessario rinnovare e rafforzare l’alleanza tra docenti, studenti e genitori per prevenire e combattere episodi simili e affrontare le sfide dell’epoca attuale.

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