Luca Caselli, ex dirigente del settore Ambiente del Comune di Salerno, è comparso ieri mattina in aula alla cittadella giudiziaria in qualità di teste nel processo alle cooperative sociali. Dopo tre anni di attesa, ha finalmente avuto l’opportunità di parlare e rispondere alle domande poste dagli avvocati di Fiorenzo Zoccola. Durante la sua testimonianza, Caselli ha spiegato l’iter delle assegnazioni dei lotti alle cooperative, difendendosi dalle accuse e anticipando le domande dei legali dell’imprenditore.

Emozionato ma tranquillo, Caselli ha raccontato di non essersi mai occupato del Verde pubblico ma di aver svolto importanti compiti legati all’inquinamento e alle cooperative sociali di tipo B. Ha precisato di non aver avuto alcun coinvolgimento nelle pratiche illecite e di aver istituito le procedure di gara d’appalto una volta accortosi delle irregolarità. Durante la sua deposizione ha fatto nomi e cognomi di altri dirigenti coinvolti nelle gare e ha parlato dei pagamenti sollecitati dagli imprenditori, tra cui anche Zoccola.

Caselli ha ammesso di conoscere il signor Vittorio e ha raccontato delle vicissitudini delle cooperative Terza Dimensione e 3SS, sanzionate dall’Anac e poi riammesse dal Tar. Ha parlato delle proroghe tecniche, dei ritardi nella commissione riguardo ai bandi e delle certificazioni richieste alle cooperative per lo smaltimento dei rifiuti. Durante l’udienza, i difensori dei due imputati hanno rinunciato all’escussione dei propri testimoni già sentiti dalla procura e la prossima udienza è stata rinviata a fine settembre.

Caselli ha risposto alle domande con calma e determinazione, difendendo il suo operato e smentendo eventuali coinvolgimenti in pratiche illecite. La sua testimonianza ha gettato luce su alcuni aspetti del processo e ha contribuito a delineare la complessa vicenda giudiziaria legata alle cooperative sociali di Salerno.

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