Un nuovo capitolo si apre davanti ai magistrati della Suprema Corte di Cassazione nell’inchiesta Dolce Vita ad Avellino. Il prossimo tre dicembre verrà discusso l’impugnazione proposta dalla Procura di Avellino contro l’ordinanza del luglio scorso che aveva annullato il sequestro di denaro nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa e dell’imprenditore Marcello Costantino. La vicenda processuale riguarda principalmente la restituzione della somma all’imprenditore coinvolto nell’inchiesta delle forze dell’ordine.

La decisione dei giudici del Riesame di Avellino si basa sull’omissione di motivazione riguardante il pericolo di fuga che giustifichi il sequestro. Gli avvocati della difesa hanno sostenuto l’illegittimità dell’ordinanza per questa mancanza di motivazione, che è stata riconosciuta come fondata dai giudici. Inoltre, è emerso che il sequestro nei confronti dell’imprenditore non era relativo al profitto del reato, ma al prezzo pagato per ottenere favori dall’ex sindaco.

La discussione davanti alla Cassazione si concentrerà su questi punti e sulla corretta applicazione delle norme in materia di sequestro preventivo e confisca. Sarà interessante vedere quale sarà la decisione finale dei magistrati e come questo influenzerà lo sviluppo dell’inchiesta Dolce Vita ad Avellino.

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