Indagine coop, la procura chiede quasi nove anni di pena complessiva per il consigliere regionale Nino Savastano e per l’imprenditore Fiorenzo Zoccola. I due sono stati rinviati a giudizio nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione del verde pubblico e sugli appalti presumibilmente pilotati in campagna elettorale. L’accusa di corruzione politica si basa sullo scambio voti-servizi alle cooperative sociali. Il processo subisce un rinvio per esigenze organizzative, così come l’avvio del dibattimento sull’inchiesta principale. Nel frattempo, un ex membro dello staff del sindaco ha patteggiato una pena sospesa per corruzione. Durante la requisitoria sono emersi nuovi nomi di persone coinvolte, ma non indagate. I pm hanno sottolineato il rapporto tra Zoccola e Savastano, focalizzandosi sulle assegnazioni delle commesse alle cooperative sociali. Gli inquirenti hanno evidenziato le pressioni di alcuni politici sulle decisioni relative alle coop, sottolineando le forti connotazioni politiche dell’intera vicenda. Dal 2002 al 2014 si sono susseguiti affidamenti illegittimi, con intercettazioni che rivelano tentativi di distogliere l’attenzione da eventuali illiceità. Si è parlato anche delle pressioni di un consigliere regionale affinché si risolvessero le criticità sollevate da un organismo di controllo. I pm hanno evidenziato un miglioramento dei rapporti tra Savastano e Zoccola, sottolineando le discrepanze nelle loro versioni riguardo ad alcune amicizie comuni.

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