NAPOLI. Un nuovo profilo emergente sta emergendo nella criminalità di Napoli: non solo un ras con il grilletto facile, ma anche un mandante di assalti armati in gioiellerie. È quanto emerge dall’ultima inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che vede coinvolto Ciro Contini “’o nirone”, nipote del capoclan Eduardo Contini, attualmente detenuto con varie condanne per camorra.
La posizione di Contini junior sembra essere destinata a complicarsi ulteriormente, infatti il sostituto procuratore Simona Rossi ha chiesto il rinvio a giudizio per lui e altre tre persone: Antonio Amato, Teresa Formisano e Raffaele Pelliccia. Il giudice deciderà durante l’udienza preliminare fissata per il prossimo 9 gennaio.
La vicenda per cui Ciro Contini è stato imputato risale al 7 aprile 2016, quando un gruppo armato ha fatto irruzione nella gioielleria “Acierno” di Saviano, picchiando il proprietario e aggredendo fisicamente sua figlia. Due pentiti hanno accusato Contini di essere stato il mandante di questa rapina.
Oltre a Contini, altre persone sono coinvolte nell’organizzazione e nell’elusione delle investigazioni, secondo quanto affermato dal pm. Contini affronterà il processo cercando di dimostrare la propria innocenza con l’aiuto dei suoi avvocati.
La criminalità a Napoli continua a destare preoccupazione, con nuovi profili emergenti che si rivelano sempre più pericolosi e spietati. La lotta alla camorra e alla criminalità organizzata rimane una priorità per le autorità competenti.