Un’imprenditore di Pastorano, condannato in primo e secondo grado per falsa intestazione di quote e beni societari, ha visto la sua condanna annullata dalla Corte di Cassazione. L’uomo, titolare di una distilleria di alcolici, era stato condannato a due anni di carcere senza pena sospesa. Tuttavia, la Cassazione ha deciso di annullare la condanna e ha ordinato che il processo venga ripetuto da capo, a causa del difetto di motivazione da parte dei giudici di merito.

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal difensore dell’imprenditore, dichiarando nulla la sentenza di condanna. Secondo la Corte, il processo logico seguito dai giudici di primo e secondo grado è stato viziato, in quanto non è stato chiarito il motivo per cui l’uomo è stato ritenuto colpevole della falsa intestazione di quote e beni societari. La difesa dell’imprenditore, supportata dall’avvocato Crisileo, ha sempre sostenuto l’innocenza del suo assistito.

Ora, l’imprenditore dovrà affrontare un nuovo processo, in cui verranno chiarite tutte le questioni rimaste in sospeso. La decisione della Corte di Cassazione ha ribaltato completamente la situazione, dando una nuova possibilità all’uomo di dimostrare la sua innocenza.

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