Quanto è frustrante dover aspettare ancora per vedere l’acqua sgorgare dai rubinetti del cimitero? Le fontanelle sono asciutte da un anno ormai, creando una situazione scomoda per chi va a visitare i propri cari e si trova costretto a cercare disperatamente un rubinetto funzionante. È una situazione indecorosa e inaccettabile per la comunità. Le istituzioni devono intervenire: attualmente i cittadini sono costretti a portare bottiglie d’acqua da casa o a spostarsi da un’area all’altra del cimitero alla ricerca di una fonte d’acqua utilizzabile.
In alcune zone, quasi tutti i punti d’acqua sono chiusi, costringendo i visitatori a recarsi nel corpo centrale del cimitero per procurarsi acqua. I parenti dei defunti si trovano a cercare disperatamente una fonte d’acqua pubblica, spostandosi da un luogo all’altro del cimitero con i portafiori in mano. Alcuni camminano per diversi metri tra le diverse sezioni del cimitero, mentre altri salgono e scendono le scale di ferro per raggiungere le tombe ai piani rialzati, riempiendo e svuotando i portafiori lungo il tragitto.
Queste scene si ripetono da diversi mesi, addirittura da prima dell’estate, e alcune fontanelle sono diventate vere e proprie discariche di acqua stagnante, bottiglie d’acqua e fiori secchi. Nemmeno durante la commemorazione dei defunti del 2 novembre, quando il cimitero è più affollato, il problema è stato risolto. Il malcontento della gente cresce, stufa di questa situazione che rende difficile onorare i propri cari senza dover lottare per trovare acqua. Bisogna agire al più presto per risolvere questa situazione insostenibile.