Un dipendente stagionale del chiosco ha testimoniato di non aver mai assistito a richieste di denaro da parte di nessuno durante il suo periodo di lavoro estivo. Queste sono le dichiarazioni rese durante un’udienza del processo per usura ed estorsione nei confronti di tre commercianti di Cellole e Baia Domizia. Il teste ha raccontato di come Alfiero, uno degli imputati, fosse solito visitare il chiosco di una vittima di estorsione per riscuotere un debito e minacciare l’incendio dell’attività in caso di mancato pagamento. Le minacce erano rivolte in particolare al recupero del credito da parte del clan dei Casalesi, utilizzando metodi tipici della camorra. Secondo il testimone, queste aggressioni e minacce non si sarebbero mai verificate. Il processo proseguirà con la requisitoria del pm nel mese di gennaio. Gli imputati sono accusati di aver approfittato dello stato di indigenza delle vittime per estorcere somme di denaro con tassi usurari del 50%, minacciando azioni violente in caso di mancato pagamento. Gli avvocati difensori sono impegnati nel cercare di dimostrare l’innocenza dei propri assistiti.

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