Nel 2007, la tragica morte di Antonella Russo ha scosso il mondo intero, aprendo gli occhi sulla realtà degli omicidi di genere. Oggi, a distanza di anni, il teatro Carlo Gesualdo di Avellino è stato teatro di un evento di sensibilizzazione che ha coinvolto più di 1000 studenti della provincia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Le autorità locali, insieme agli inquirenti e alle vittime stesse, hanno raccontato storie vere di violenza domestica e femminicidio, cercando di sensibilizzare i giovani presenti in sala.
Tra i racconti toccanti e commoventi, si è passati dalla storia di Antonella Russo, uccisa dal patrigno per proteggere la madre vittima di violenza, a quella di Elisa Affinita, uccisa dal marito geloso per una vacanza. Ma ci sono anche storie di speranza, come quella delle sorelle Francesca e Maddalena, liberate dalla segregazione familiare, o quella di Tznadel Marzena Malgorzata, salvata dall’intervento coraggioso di Raffaele Biancolino.
L’evento ha suscitato grande commozione tra gli studenti presenti, che hanno dimostrato di essere sensibili e coinvolti nella lotta contro la violenza sulle donne. Il Procuratore della Repubblica ha ripercorso una vicenda scioccante, ricordando a tutti l’importanza di combattere questo fenomeno.
Il Prefetto ha sottolineato l’importanza dell’educazione e del rispetto reciproco, auspicando che le nuove generazioni possano essere attive nel prevenire e contrastare la violenza di genere. Ognuna di queste vittime è una persona amata, e la loro memoria va rispettata e difesa.

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