Vigili del fuoco e inquirenti al lavoro sul luogo dell'esplosione a Ercolano, 18 novembre 2024. E' definitivo il bilancio di tre vittime per l'esplosione di un ingente quantitativo di fuochi d'artificio verificatosi alla periferia di Ercolano: al momento, si apprende dai carabinieri, non risultano altri dispersi. Dai primi accertamenti è emerso che il luogo dove c'è stato lo scoppio era un'abitazione adibita a deposito abusivo di fuochi d'artificio. ANSA/CESARE ABBATE

Una terribile esplosione ha sconvolto la comunità di Ercolano la scorsa settimana, causando la morte di tre giovani. La Procura di Napoli ha emesso un decreto di fermo nei confronti del proprietario della palazzina, Pasquale Punzo, accusandolo di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale, nonché di caporalato.

I giovani deceduti sono le gemelle Sara e Aurora Esposito, di 26 anni, e il 18enne Samuel Tafciu. Anche la madre di una 13enne, Giulia Eboli, è coinvolta nelle indagini in quanto formalmente proprietaria dell’abitazione trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio.

Pasquale Punzo è stato accompagnato nel carcere di Poggioreale dai carabinieri della tenenza di Ercolano, dopo che gli è stato notificato il provvedimento.

Questa tragedia ha sconvolto la comunità locale e ha portato alla luce pratiche illegali che mettono a rischio la vita delle persone. È necessario che si faccia luce sull’accaduto e che i responsabili vengano puniti per garantire giustizia per le vittime e prevenire che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

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