Benevento. La sentenza della Corte di appello

La Corte di appello ha emesso una sentenza che condanna il Comune di Benevento a risarcire un pedone caduto in una buca, basandosi sulla responsabilità oggettiva da cose in custodia.

Questa vicenda ha avuto inizio con un giudizio instaurato nel 2018 presso il Tribunale di Benevento, il quale aveva riconosciuto la responsabilità del Comune per l’incidente subito dal pedone, caduto sul manto stradale dissestato. Tuttavia, aveva anche stabilito che il pedone fosse corresponsabile in quanto procedeva “a passo affrettato”.

Il Comune di Benevento ha presentato ricorso davanti alla Corte di appello di Napoli, cercando di escludere ogni responsabilità e attribuendo al pedone la colpa per il suo presunto comportamento colposo ed anomalo (“passo affrettato”).

Gli avvocati Davide D’Andrea e Dionisio Lombardi, con un appello incidentale, hanno spiegato che la Corte di appello di Napoli ha respinto le argomentazioni del Comune e ha riformato la sentenza del Tribunale di Benevento, attribuendo la responsabilità esclusiva all’Ente locale, in quanto custode della strada. La Corte ha stabilito che camminare “a passo affrettato” non costituisce un comportamento imprudente o anomalo, ma è una normale dinamica di utilizzo della strada.

Pertanto, l’azione del pedone non può essere considerata un caso fortuito, né un comportamento colposo che giustifichi una riduzione della responsabilità del custode della strada.

Questa sentenza della Corte di appello di Napoli conferma la responsabilità del Comune di Benevento nel risarcire il pedone caduto in una buca, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza delle strade per evitare incidenti simili in futuro.

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