Un recente caso di sfruttamento lavorativo è stato scoperto grazie a un’indagine condotta dai carabinieri nella campagna casertana. Un imprenditore agricolo è stato arrestato con l’accusa di aver costretto quattro braccianti extracomunitari a lavorare in condizioni disumane. Questi lavoratori erano privi di permesso di soggiorno e venivano pagati una miseria, costretti a turni massacranti di oltre 10 ore al giorno, senza alcuna tutela né giorno di riposo.

Le loro abitazioni erano container fatiscenti, privi di servizi igienici e riscaldamento. Vivevano in condizioni di precarietà, sottoposti al controllo ferreo dell’imprenditore che li trattava come schiavi. Questi lavoratori erano stati reclutati all’estero con la promessa di un impiego sicuro e del permesso di soggiorno, ma si sono ritrovati in una situazione di sfruttamento e privazione della propria dignità.

Dopo l’intervento delle autorità competenti, i lavoratori sono stati messi in protezione per garantire la loro dignità e libertà individuale. È importante combattere il caporalato e garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori, senza alcuna forma di sfruttamento.

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