La difesa ha ottenuto una vittoria significativa nel processo penale che coinvolge una cinquantina di indagati per una frode di grandi dimensioni volta, secondo gli inquirenti, a finanziare la mafia e la camorra. Il Tribunale del Riesame di Milano ha infatti annullato, senza rinvio, l’ordinanza emessa lo scorso novembre dal gip su richiesta della Procura europea (Eppo). Erano state disposte 43 misure cautelari, di cui 34 custodie in carcere e 9 arresti domiciliari, tutte ora revocate insieme a quattro misure più lievi. Gli avvocati degli imputati hanno sostenuto l’inutilizzabilità delle intercettazioni, che ha influito sulla decisione del giudice. L’associazione criminale coinvolgeva oltre 150 indagati accusati di frodi carosello e reati tributari, con un giro d’affari di 520 milioni di euro. Si sospettava che la mafia e la camorra finanziassero l’associazione e ne ricevessero parte dei proventi. Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza per diversi imputati napoletani, accogliendo le questioni di diritto sollevate dagli avvocati. La decisione rappresenta un colpo per l’accusa e un sollievo per gli imputati, che sperano ora in un’ulteriore svolta positiva nel processo.