Il sindaco Servalli ha denunciato alla Procura un ammanco nei conti del Comune di oltre 600mila euro, causato da mandati di pagamento verso il Consorzio Farmaceutico privi degli atti deliberativi di riferimento. Tuttavia, la stampa locale riporta un ammanco ancora più consistente, di forse oltre 1 milione di euro, versati indebitamente non solo al Consorzio Farmaceutico, ma anche a ditte per lavori mai effettuati. Questa vicenda grave potrebbe preludere a una possibile falsificazione dei bilanci comunali negli ultimi anni.

Il CoBeCo aveva già evidenziato che non era necessario aderire al Piano di Riequilibrio Finanziario, ma ora, alla luce di questa situazione, è evidente che i numeri di bilancio che hanno motivato il piano di rientro erano viziati da distrazioni di somme destinate ad attività improprie e non giustificabili. Nel frattempo, si è proceduto alla vendita del patrimonio immobiliare, anche di pregio, della città.

Gli abitanti di Cava de’ Tirreni hanno dovuto sopportare anni di sacrifici, con aumento delle tasse e delle tariffe, mancate assunzioni di personale e tagli per i dipendenti comunali che hanno perso posizioni organizzative ed indennità. Come è stato possibile arrivare a questo punto? Dirigenti, amministratori, consiglieri di maggioranza e opposizione, revisori dei conti per anni non hanno notato nulla?

Il CoBeCo chiede di bloccare la vendita del Patrimonio Comunale e di salvare da questo scempio Palazzo Buongiorno, il Velodromo e la Scuola della Badia, che sono beni di pubblica utilità ai quali la città non può rinunciare. Maria Di Serio del CoBeCo ha espresso la sua preoccupazione per la situazione e la necessità di fare luce su questi fatti attraverso l’intervento della Magistratura.

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