Per risolvere le gravi criticità che affliggono quotidianamente gli infermieri in servizio presso il carcere di Avellino, sarà necessario organizzare un altro incontro. I vertici dell’Azienda sanitaria locale hanno infatti deciso di non partecipare al tavolo convocato dal prefetto di Avellino. Questo incontro avrebbe dovuto coinvolgere la dirigenza dell’Azienda insieme al Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche che ha dichiarato lo stato di agitazione dallo scorso 10 novembre.

Le problematiche organizzative e igienico-sanitarie che gravano sugli operatori sanitari della Casa circondariale Antimo Graziano sono all’origine di questa mobilitazione sindacale. Dalla carenza di personale alla mancanza di acqua corrente durante le ore notturne, i lavoratori si trovano ad affrontare condizioni difficili.

Durante l’incontro di ieri mattina era presente il direttore dell’Unità per la Tutela della salute in carcere, Vittorio De Leo, ma la presenza del direttore generale dell’Asl, Mario Ferrante, era richiesta per trovare una soluzione definitiva. Il prefetto ha quindi deciso di convocare un nuovo incontro, al quale parteciperanno nuovamente il manager dell’Asl e i dirigenti del carcere.

Il Nursind non demorde e continua a denunciare le difficoltà in cui operano gli infermieri, in particolare la mancanza di acqua notturna e la carenza di personale. La situazione è diventata critica il 22 ottobre, quando due infermieri hanno dovuto prestare le prime cure a un detenuto ferito durante una rissa, senza poter utilizzare l’acqua corrente per disinfettare le ferite.

Il sindacato chiede risposte concrete e spera che la convocazione di un nuovo incontro possa risolvere le gravi problematiche che affliggono gli infermieri del carcere di Avellino.

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