Si è tenuta di fronte alla Corte d’Appello di Napoli l’ultima udienza a carico di Salvatore Piscitelli, Francesco Iannone, e Veronica Morgillo, difesi dall’avvocato Vittorio Fucci, nel contesto del processo al clan dei Piscitelli, alias “I Cervinari”. Il processo è nato dalle maxi-operazioni della DDA che hanno portato all’arresto di 39 persone, ritenute facenti parte di un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga, con base nel basso casertano e nella Valle Caudina. La Procura distrettuale Antimafia di Napoli aveva chiesto in primo grado le seguenti condanne per i 3 imputati: 13 anni di carcere per Salvatore Piscitelli, 14 anni per Francesco Iannone e 10 anni per Veronica Morgillo. Dopo una lunga discussione, il GUP Discepolo ha emesso la sentenza che ha visto Salvatore Piscitelli condannato a 9 anni, Francesco Iannone a 8 anni e Veronica Morgillo a 7 anni e 5 mesi. Oggi la Corte d’Appello, su richiesta dell’avvocato Vittorio Fucci, ha riformato la sentenza di primo grado riducendo ulteriormente le pene: Salvatore Piscitelli a 8 anni, Veronica Morgillo a 5 anni e Francesco Iannone a 8 anni e 4 mesi. Nonostante la recidiva specifica, Iannone ha beneficiato di una significativa riduzione della pena. I tre imputati, che sono stati scarcerati ai domiciliari, potrebbero presentare ricorso in Cassazione. La difesa ha già annunciato l’intenzione di farlo, nonostante i risultati ottenuti.

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