Raffaele Rispoli si è dissociato dagli ambienti criminali in cui è stato coinvolto in passato. Il fratello della famosa Tina Rispoli ha inviato una lettera al giudice del rito abbreviato in cui ammette di aver avuto comportamenti illeciti di cui non è fiero. Rispoli ha dichiarato di volersi allontanare da contesti delinquenziali e ha respinto l’accusa di essere un narcotrafficante.
Ha anche precisato di non aver mai partecipato al traffico di stupefacenti, né a estorsioni o al riciclaggio di proventi illeciti. Rispoli ha ammesso di essere stato coinvolto in attività di contrabbando di Tle, ma ha negato di avere un ruolo di organizzatore o gestore del clan Di Lauro.
Le sue dichiarazioni potrebbero complicare la posizione di Vincenzo Di Lauro, difeso dall’avvocato Antonio Abet, che aveva recentemente dichiarato di essere un semplice imprenditore. Tuttavia, le parole di Rispoli potrebbero aprire la strada a una decisione simile anche per Tina Rispoli e Tony Colombo.
È importante sottolineare che, al momento, Rispoli non ha intrapreso un percorso di collaborazione con la giustizia né ha accusato i suoi coimputati. La sua decisione potrebbe avere ripercussioni significative sul caso e sulle persone coinvolte.