Un importante ritrovamento archeologico è avvenuto di recente in un casolare abbandonato nelle campagne di Bonito, in provincia di Avellino. Grazie al proprietario, che ha trovato 26 manufatti risalenti al VI-III secolo a.C. accatastati in scatoloni, è stato possibile scoprire questi reperti appartenenti alle civiltà “Apula” e “Daunia”. L’uomo, originario di Bonito ma residente altrove da anni, ha contattato i carabinieri dopo aver trovato questi tesori all’interno della casa ereditata e disabitata da tempo. Sono intervenuti sul posto anche i militari del Nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli per eseguire ulteriori accertamenti e confermare l’importanza archeologica dei reperti.

Dopo un’attenta analisi, la Sovrintendenza per le province di Salerno ed Avellino insieme al Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Napoli hanno confermato l’origine dei manufatti risalenti al VI-III secolo a.C. e la possibile appartenenza alla civiltà “Daunia”. Questa civiltà, che si estendeva in epoca pre-romana nelle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e parte di Potenza, ha lasciato tracce importanti della propria cultura anche nei reperti ritrovati a Bonito.

Si ipotizza che i reperti possano provenire da corredi funerari e che siano stati accumulati in tempi diversi. Il mistero su come siano finiti in un casolare di Bonito, un comune al confine tra Avellino e Benevento, sarà oggetto di ulteriori studi e ricerche. La Soprintendenza di Salerno e Avellino ha confermato l’interesse archeologico di questi manufatti e si impegnerà a preservarli e studiarli nel migliore dei modi.

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