Un imprenditore di 40 anni di Solofra è stato denunciato dai carabinieri Forestali per aver scaricato le acque reflue della sua conceria direttamente nella fogna senza un sistema di prefiltraggio e disoleazione. Questo comportamento ha portato a gravi problemi di inquinamento del fiume Sabato. Durante l’ispezione è emerso che l’attività di preparazione e concia delle pelli in cuoio avveniva senza alcuna autorizzazione, portando alla conseguente chiusura e sequestro della conceria, del valore di circa un milione di euro.

Questo episodio mette in luce l’importanza di rispettare le normative ambientali e di ottenere le autorizzazioni necessarie per svolgere determinate attività industriali. L’inquinamento dei fiumi e delle acque è un problema serio che deve essere affrontato con responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Le autorità competenti devono garantire il rispetto delle leggi ambientali e punire coloro che le violano, al fine di proteggere l’ambiente e la salute delle persone. In questo caso, l’intervento dei carabinieri Forestali ha permesso di fermare un’attività illegale che stava danneggiando l’ecosistema locale.

È importante sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela dell’ambiente e sull’adozione di pratiche sostenibili nelle attività industriali. Solo attraverso un impegno comune è possibile preservare il nostro pianeta per le generazioni future.

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