Sabato scorso, nel carcere minorile di Airola, un giovane detenuto ha tentato il suicidio ingerendo del detersivo. Fortunatamente, gli agenti di polizia penitenziaria sono intervenuti prontamente e sono riusciti a salvargli la vita. L’episodio è stato reso noto dal Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria.
Secondo quanto spiegato dal vice coordinatore regionale campano Sabatino De Rosa, durante il giro di controllo i poliziotti hanno notato il detenuto in difficoltà e hanno subito chiamato il servizio del 118 per trasportarlo in ospedale. Qui, i sanitari hanno sottoposto il giovane ad una lavanda gastrica per disintossicarlo dal detersivo ingerito.
Al momento, non si conoscono le motivazioni che hanno spinto il detenuto a tentare il gesto estremo. Tuttavia, il Sappe ha chiesto l’immediato trasferimento del giovane presso una struttura sanitaria adeguata per curarlo nel migliore dei modi. Inoltre, il sindacato ha sottolineato i problemi di ordine e sicurezza che si sono verificati di recente nel carcere minorile di Airola.
È importante ricordare che il suicidio in carcere è un fenomeno molto diffuso e preoccupante. I detenuti sono spesso esposti a condizioni di vita difficili e a un forte isolamento sociale, fattori che possono aumentare il rischio di depressione e di comportamenti autolesionistici. Per questo motivo, è fondamentale garantire un’adeguata assistenza medica e psicologica ai detenuti e creare condizioni di vita più umane all’interno delle carceri.