Nelle scorse settimane, i militari del Nucleo Carabinieri Parco di Castellabate hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di un complesso turistico-ricettivo situato all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il sequestro riguarda un’area di circa 23mila metri quadrati e tutte le strutture presenti al suo interno.
L’operazione è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania, dopo un’indagine condotta con l’ausilio di un consulente tecnico nominato dal pm. Le indagini hanno evidenziato gravi irregolarità edilizie all’interno del complesso turistico, con la costruzione di 83 unità abitative in totale contrasto con i titoli edilizi posseduti.
Le strutture abusive erano organizzate in undici lotti collegati tra loro da una rete viaria e forniti di sottoservizi per la distribuzione dell’energia elettrica e l’illuminazione. Questi interventi sono stati classificati come una lottizzazione abusiva, che ha causato una significativa alterazione dello stato dei luoghi.
La trasformazione edilizia e urbanistica dell’area è avvenuta senza le necessarie autorizzazioni, come il piano lottizzatorio, il permesso di costruire, l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Al rappresentante legale del complesso turistico sono state contestate ipotesi di reato legate ad abusi edilizi, paesaggistici e ambientali in un’area di particolare pregio naturalistico.
Questa operazione dimostra l’importanza di rispettare le normative edilizie e paesaggistiche per preservare il territorio e garantire lo sviluppo sostenibile delle aree turistiche. Solo attraverso un’attenta pianificazione e un rispetto delle leggi si può garantire un turismo responsabile e rispettoso dell’ambiente circostante.

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