Un dipendente delle poste di Sperone è stato accusato di aver consegnato soldi falsi ai pensionati, e ora è destinatario di un provvedimento di custodia cautelare. I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva e di sequestro preventivo nei confronti del 29enne di Lauro, impiegato dell’ufficio postale di Sperone. Secondo le indagini, l’uomo è gravemente indiziato dei reati di “Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate”, “truffa”, “peculato” e “riciclaggio”.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Avella. Le vittime, clienti dell’ufficio postale, hanno denunciato di aver ricevuto complessivamente 209 banconote false, per un totale di 10.450 euro. Le banconote false sono state sequestrate e le indagini hanno rivelato che il modus operandi dell’indagato era sempre lo stesso: consegnava banconote false ai pensionati al momento del prelievo della pensione o di altre somme.

Le indagini hanno anche portato alla luce che le banconote falsificate erano attribuibili a un gruppo criminale partenopeo specializzato nella contraffazione. L’indagato, secondo quanto emerso dalle indagini, ha ingannato non solo le vittime ma anche Poste Italiane, appropriandosi del denaro di cassa e consegnando banconote false. L’esecuzione della misura cautelare è stata effettuata in collaborazione con il Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino.

In conclusione, un caso grave di frode che ha coinvolto pensionati innocenti e che ha portato all’arresto di un dipendente delle poste di Sperone. Speriamo che giustizia venga fatta e che simili episodi possano essere evitati in futuro.

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