La Suprema Corte di Cassazione ha annullato la condanna a 9 anni di reclusione per Alfredo Giuliano, di anni 43, imputato di associazione mafiosa e di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo le indagini, Giuliano sarebbe elemento di spicco del Clan Dei Casalesi ed in particolare del gruppo Russo-Schiavaone, indicato come il nucleo centrale dell’organizzazione. L’inchiesta si fonda su intercettazioni ambientali e telefoniche e sulle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia. Dalle indagini è emerso che i Russo si sarebbero imposti nella gestione delle estorsioni e del controllo degli appalti, in rapporti con rappresentanti delle amministrazioni locali e nel controllo delle principali attività economiche. In particolare, il clan gestiva il gioco d’azzardo da Napoli a Caserta, con la gestione monopolistica del gioco online da parte dei Russo-Schiavone. Il sodalizio era riuscito attraverso prestanomi incensurati ad ottenere il monopolio di slot machine e videopoker nei bar delle provincia di Caserta e in numerosi della provincia di Napoli. Inoltre, dalle indagini emergeva il fatto che il clan gestiva anche: sale Bingo, la distribuzione del caffè e il settore dei cavalli da corsa. La Cassazione, inoltre, ha rigettato anche i ricorsi delle associazioni anti-camorra, costituitesi parti civile e che chiedevano l’inasprimento delle condanne in ordine al risarcimento dei danni.

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