I fratelli Claudio e Marco Marrandino, residenti a Cesa (Caserta), sono stati vittime di un tragico episodio che ha scosso l’intera comunità. La lite, scoppiata per motivi legati alla viabilità, ha portato alla morte dei due uomini di 29 e 39 anni, sotto gli occhi di una pattuglia dei carabinieri.

Il responsabile di questo duplice omicidio, un operaio di 53 anni, è stato fermato e accusato di omicidio. L’episodio si è verificato sabato scorso, poco prima delle 14, nei pressi dell’uscita Succivo della Nola-Villa Literno, nel territorio di Orta di Atella.

Il 53enne ha aperto il fuoco improvvisamente, prima contro Claudio Marrandino, imprenditore edile, e poi contro il fratello Marco Marrandino, avvocato ed ex presidente del consiglio comunale di Cesa, che è stato colpito alla schiena mentre cercava di fuggire. Anche i carabinieri presenti sul posto sono stati minacciati dall’assalitore, che è stato inseguito e arrestato solo dopo un lungo inseguimento.

Durante la perquisizione della sua abitazione, sono state trovate armi e munizioni illegali, tra cui un fucile modificato e una pistola non registrata. Il 53enne era già stato sottoposto a divieto di detenzione di armi, quindi le armi in suo possesso erano considerate clandestine.

Un episodio di violenza inaccettabile che ha portato alla morte di due persone innocenti. La comunità è in lutto per questa tragedia e le autorità stanno indagando per fare luce su questo terribile fatto di sangue.

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