Quattro condanne e dodici assoluzioni sono state il verdetto emesso dalla Seconda Sezione Penale Collegiale del Tribunale di Salerno in merito a una maxi truffa da 5 milioni di euro ai danni dello Stato e dell’Unione Europea. Il caso riguardava un sistema fraudolento per ottenere carburante a prezzi agevolati per uso agricolo e per percepire finanziamenti comunitari destinati al settore agroalimentare.

Tra i condannati a due anni e sei mesi di reclusione vi sono Matteo Barrella e Vincenzo Abate, titolari di imprese agricole fittizie, e Giovanni Avagliano, addetto al trasporto e alla distribuzione del carburante. Anche Gioacchino Campanile è stato condannato per falsità materiale. Altri imputati sono stati assolti perché il fatto non costituiva reato, mentre la prescrizione è subentrata per altri.

Ferdinando Costa, ex impiegato dell’Ufficio Macchine Agricole della Provincia di Salerno, è stato l’unico assolto per non aver commesso il fatto, dimostrando la sua estraneità ai fatti. Il Tribunale ha anche disposto la restituzione delle somme sequestrate a lui e a Giovanni Avagliano. Durante l’indagine, i carabinieri del Nucleo Antifrodi avevano scoperto un circuito affaristico che truffava lo Stato per un ammontare stimato di 5 milioni di euro.

Il processo ha visto la difesa di diversi avvocati, tra cui Attilio Tajani, Tullio Toriello, Orazio Tedesco e altri. Questa vicenda ha evidenziato l’importanza di combattere le frodi e le truffe che danneggiano l’economia e la legalità del Paese.

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