Gerardo Limongiello, l’uomo di Avellino che ha ucciso sua moglie soffocandola con un cuscino, ha presentato un ricorso presso la Corte di Cassazione per cercare di ridurre ulteriormente la sua pena. Dopo che la Corte d’Appello di Napoli ha ridotto la condanna da 21 a 14 anni, Limongiello spera ora di ottenere una pena inferiore ai 10 anni.

Assistito dall’avvocato Mario di Salvia, Limongiello si appella al fatto che non gli è stata riconosciuta la provocazione per aver agito in uno stato d’ira al momento dell’omicidio. Ora attende la decisione della Cassazione, convinto che il suo caso non sia stato valutato adeguatamente dalla Corte napoletana.

L’anziano potrà attendere l’udienza in libertà, senza restrizioni cautelari. La sua storia, purtroppo, non è un caso isolato e ci fa riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sui tragici eventi che possono scaturirne.

La nostra redazione, composta da persone reali, continua a raccontare le storie della Campania con impegno e passione. Vi invitiamo a scoprire di più sulla nostra equipe nella sezione “Redazione” del nostro sito. Buona lettura!

Articolo precedenteCaccia ai ladri a Benevento
Articolo successivoAngri sotto shock: il mistero dell’omicidio di Mario Carotenuto

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui