Il Comune di Salerno si è recentemente interessato al caso delle sacche di sangue sparite dall’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Su richiesta del consigliere Arturo Iannelli, il dottor Massimo Frigino è stato ascoltato in commissione Trasparenza per fare chiarezza sulla vicenda.

Il dottor Frigino ha confermato che le sacche scomparse sono state 39 nel periodo dal 2019 al 2023. Ha spiegato che alcune sacche sono state scartate per motivi di conservazione, altre risultavano non idonee ma non sono state eliminate, mentre altre presentavano problemi di affidabilità. L’errore più grave è stato un errore informatico nell’immissione dei dati di trasfusione.

Il presidente della commissione Trasparenza, Antonio Cammarota, ha sottolineato l’importanza di chiarire la situazione per ristabilire la fiducia della comunità nei confronti delle donazioni di sangue. Il dottor Frigino ha ammesso l’errore burocratico e ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, sono stati in grado di compensare le necessità di sangue della comunità.

Il dirigente medico ha dichiarato di non essere stato ascoltato dalla Procura e ha espresso la sua fiducia nell’archiviazione del caso, poiché il valore delle sacche di sangue “sparite” sarebbe di circa 200 euro ciascuna, per un totale di 8mila euro in cinque anni.

In conclusione, il caso delle sacche di sangue sparite ha generato un’importante discussione pubblica, ma sembra che si stia cercando di risolvere la situazione e di garantire la continuità delle donazioni di sangue per la comunità di Salerno.

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