Lo scandalo dei “diplomifici” continua a far parlare di sé, questa volta coinvolgendo anche il personale Ata di Treviso. Sono ben 25 le persone indagate per aver falsamente attestato di aver prestato servizio presso queste strutture, ottenendo così punteggi utili a ottenere un posto di lavoro nelle scuole trevigiane.

Le indagini condotte dai finanzieri trevigiani hanno incrociato i dati dei concorrenti con le risultanze delle indagini eseguite a Nocera Inferiore, portando alla luce le posizioni dei 25 candidati coinvolti in questa truffa. Grazie a questo stratagemma, essi sono riusciti ad ottenere un lavoro come collaboratori scolastici, superando indebitamente coloro che avevano dichiarato titoli realmente conseguiti.

Di fronte a questa situazione, i dirigenti degli uffici scolastici hanno già preso provvedimenti nei confronti di collaboratori, assistenti amministrativi e tecnici privi di titoli, risolvendo i loro contratti di lavoro. Ora, i denunciati dovranno difendersi dalle contestazioni in sede penale per aver commesso atti di falsità, reati che possono essere puniti con la reclusione fino a due anni.

Questo ennesimo caso di abuso e truffa nel mondo della pubblica amministrazione mette in luce la necessità di controlli più serrati e rigorosi per evitare situazioni simili in futuro. È importante che venga fatta luce su queste pratiche illegali e che vengano individuati e puniti i responsabili, per garantire trasparenza e correttezza nel sistema di assunzioni del personale scolastico.

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